OSAS – sindrome delle apnee ostruttive del sonno

L’OSAS è una patologia estremamente frequente a livello mondiale.  Un recente studio (Hypnolaus study) ha mostrato una prevalenza di OSAS del 49,7% nella fascia d’età fra 40 e 85 anni. In Italia si stimano circa 6.000.000 di persone affette da OSAS di cui almeno 2.000.000 con patologia conclamata.
Nonostante essa sia una patologia frequente, si pensa che circa più del 70% dei possibili casi di OSAS non siano stati individuati. Questo rappresenta un elemento di notevole criticità considerando la stretta relazione tra OSAS e insorgenza di patologie respiratorie, cardiovascolari e neurocognitive.

Diversi studi clinici dimostrano che l’OSA(S) è associata a un aumento del rischio di diabete, di alcuni tipi di cancro e di malattie cardiovascolari e cerebrovascolari come l’ipertensione, la malattia coronarica e l’ictus.

L’OSAS determina numerose patologie cardiovascolari, metaboliche, neurologiche ed anche neoplastiche.

La Apnea Ostruttiva del Sonno (OSA) rappresenta un fattore di rischio indipendente per le malattie cardiovascolari, comportando maggiore incidenza di ipertensione arteriosa, aritmie, scompenso cardiaco, cardiopatia ischemica e ictus.

È noto che i ripetuti episodi di occlusione delle vie aeree durante il sonno, determinando una riduzione dell’ossigeno ed un aumento dell’anidride carbonica nel sangue (ipossiemia e ipercapnia), oltre che rapidi e ricorrenti cambiamenti della pressione intratoracica, attivano una larga varietà di risposte del sistema nervoso autonomo ed emodinamiche.
Il sistema cardiovascolare è pertanto continuamente esposto ad uno “stress neurormonale” che si ripete numerose volte ogni notte, caratterizzato da ampie e ripetute oscillazioni dell’attività del sistema autonomo, dei valori della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca.

Conseguenze dell’OSAS: diversi studi hanno scoperto che l’OSA(S) è associata a un aumento del rischio di ictus e alcuni disturbi neurologici, come le malattie neurodegenerative, ictus, epilessia e cefalea. L’OSA può accelerare l’insorgenza del deterioramento cognitivo lieve e del morbo di Alzheimer e potrebbe anche rappresentare un fattore di rischio indipendente per il morbo di Parkinson. 

 

Test di Muller

E’ un esame fibrolaringoscopico che noi eseguiamo sul paziente in posizione supina.

Durante l’esame si fanno eseguire alcuni atti di inspirazione forzata a naso e bocca chiusi e si visualizzano in tal modo le aree del velofaringe, dell’orofaringe e del’ipofaringe che tendono a collassare negli atti inspiratori restringendo il lume della via aerea.

Durante l’esecuzione dell’esame si apprezza il grado (i-IV) ed il pattern di ostruzione (laterale, concentrico o antero posteriore) nelle varie sottosedi.

L’esame del Test di Muller è molto utile nella programmazione del tipo di intervento chirurgico da eseguire per risolvere la roncopatia (russamento abituale) e la più grave sindrome delle apnee del sonno (OSAS).

Test valutazione sonno

L’OSAS (che è ancora poco conosciuta) è una malattia da non sottovalutare: chi ne soffre ha un rischio maggiore di sviluppare patologie cardiovascolari e presenta spesso un’eccessiva sonnolenza diurna, che aumenta il rischio di venire coinvolti in incidenti lavorativi e stradali.
Identificando l’OSAS tempestivamente è possibile trovare in breve tempo la giusta terapia e migliorare di gran lunga la qualità della vita.

Valutazione problemi sonno

Il Test del Sonno

Il Test di valutazione del Sonno è un semplice strumento di prima autovalutazione per eventuali situazioni di rischio.

Si tratta di un questionario di autovalutazione che si compone di due test validati dalla comunità medico-scientifica e attualmente utilizzati a livello internazionale per eseguire uno primo screening per identificare eventuali disturbi del sonno: è un modo semplice e veloce per iniziare a prendere conoscenza della qualità del proprio riposo e per mettere in luce eventuali campanelli di allarme.

Test del sonno

I disturbi del sonno hanno visto un progressivo aumento negli ultimi anni: è sempre più una necessità curare la qualità del proprio riposo, che incide fortemente anche sulle ore diurne.

I disturbi del sonno più insidiosi e ora al centro dell’attenzione sono le cosiddette apnee nel sonno: più del 60% degli italiani russa e quasi 1 su 4 soffre di apnee nel sonno, con una maggiore incidenza in persone sovrappeso, con più di 40 anni e di sesso maschile.

Il Test del Sonno
Il Test del Sonno è un semplice strumento di prima autovalutazione per eventuali situazioni di rischio.

Si tratta di un questionario di autovalutazione che si compone di due test validati dalla comunità medico-scientifica e attualmente utilizzati a livello internazionale per eseguire uno primo screening per identificare eventuali disturbi del sonno: è un modo semplice e veloce per iniziare a prendere conoscenza della qualità del proprio riposo e per mettere in luce eventuali campanelli di allarme.

Il Russamento

Il russamento è caratterizzato da un’incompleta chiusura delle vie aeree superiori durante il sonno ed il rumore respiratorio deriva dalla vibrazione delle strutture del palato molle o dell’ipofaringe. Quando l’aria inspirata trova difficoltà a passare nelle vie aeree superiori (naso e gola) parzialmente chiuse crea un flusso turbolento che mette in vibrazione i tessuti molli della faringe (gola) : palato molle, ugola, pilastri palatini e base della lingua.


Dalla vibrazione di queste strutture si genera il rumore russatorio che segnala una difficoltà respiratoria nel sonno con importanti implicazioni sulla salute e un impatto negativo sulla vita di coppia.


Russare è quindi indice di una parziale ostruzione delle vie aeree superiori (naso e gola)durante il sonno; quando l’ostruzione diviene completa la respirazione si interrompe e si genera un’ apnea. Se tale evento si verifica un certo numero di volte per ogni ora di sonno si configura il quadro della Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (nota con l’acronimo anglosassone di “OSAS”, Obstructive Sleep Apnea Syndrome).

smettere di russare la notte

I fattori che vanno considerati quando andiamo a cercare una soluzione per smettere di russare  in particolare di notte sono:
L’età:
Con il passare degli anni aumenta il rilassamento dei tessuti molli della gola che vibrano più facilmente (rumore) e che creano l’ostruzione completa della gola (apnea).
Il sovrappeso: BMI: E’ un indice che mette in rapporto il peso corporeo con l’altezza: Peso corporeo espresso in kilogrammi diviso Altezza in metri al quadrato.
L’alcool e i farmaci tranquillanti:  determinano un ipotono muscolare che favorisce il russamento le apnee
Alterazioni anatomiche predisponenti: siti di ostruzione o di eccessive dimensioni tolgono spazio al passaggio dell’aria inspirata. Il difficile passaggio di questa aria genera un moto turbolento che fa vibrare i tessuti molli della gola (russamento, segno do ostruzione parziale).

 

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